La nostra
storia
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History
Storia
Il Gruppo Astrofili Rozzano (GAR) nacque nel Maggio del 1982 dall’incontro di due appassionati che ancora oggi sono fra gli animatori dell’associazione. Luogo dei primi incontri fu la Biblioteca Civica dove non potendo osservare il cielo ci si limitava alla lettura e al commento delle meraviglie astronomiche.
Allo scopo di far conoscere alla città l’esistenza della neonata associazione, furono organizzate le prime conferenze tenute dal Prof. M. Cavedon, allora direttore del Civico Planetario di Milano.
L’associazione crebbe con l’affluenza di giovani studenti di scuole medie e liceali e pure con la convinta adesione di cittadini adulti che tutt’ora sono lo zoccolo duro del gruppo.
In una importante riunione del Giugno del 1985 il GAR scelse di orientare la propria attività in tre direzioni:
1) verso le scuole.
2) verso il grande pubblico della Città.
3) verso la crescita culturale e scientifica dei propri soci.
Osservazione del Sole in Piazza del Comune nei primi anni 80′
Margherita Hack, Madrina del Congresso dell’Unione Astrofili Italiani del 1985
In conseguenza delle scelte fatte e che tutt’oggi sono ancora operative, il GAR organizzò nel Settembre 1985 il 19° Congresso della UAI (Unione Astrofili Italiani). In quella circostanza il gruppo produsse uno sforzo organizzativo premiato dalla partecipazione al congresso di migliaia di appassionati provenienti da tutta Italia. La famosa scienziata Margherita Hack concluse i lavori congressuali tenendo un’affollatissima conferenza. Quel congresso fu un grandissimo successo per l’UAI e per il Gruppo Astrofili Rozzano che ricevette la consacrazione dall’intera galassia dell’Astronomia amatoriale del nostro Paese. Un suo esponente venne eletto Consigliere Nazionale della UAI.
Per il passaggio della cometa di Halley il GAR acquistò il suo primo telescopio. Molti ragazzi rinunciarono alla discoteca del sabato sera per dare il proprio contributo all’acquisto. Ormai il GAR è cresciuto e conosciuto in tutta Italia.
Perciò nel 1989 venne organizzato a Rozzano un Concorso Nazionale di Astronomia Amatoriale articolato in tre sezioni:
– Astrofotografia;
– Autocostruzione;
– Ricerca.
Presidente della giuria il Prof. Romano, Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Asiago. Si ripetè il successo del 1985. Da allora il GAR ha puntualmente promosso iniziative pubbliche in occasione di avvenimenti astronomici quali passaggi di comete, eclissi di Sole e di Luna, ecc…
Sono ormai centinaia le classi scolastiche nelle quali il gruppo ha svolto lezioni di Astronomia e molti sono i Comuni e gli Enti che hanno richiesto l’intervento degli Astrofili di Rozzano. Da vent’anni il GAR organizza con successo di pubblico corsi di astronomia ai quali partecipano anche appassionati provenienti da altri comuni.
Osservazione in montagna, nei pressi di Dossena(BG)
Composizione di immagini notturne riprese da satellite. È evidente la dispersione e quindi lo spreco di luci verso l’alto, dove non servono
Il GAR è impegnato nella lotta all’inquinamento luminoso costituito dalla cattiva progettazione dell’illuminazione pubblica e privata che disperde il 30% delle luci verso l’alto, rendendo impossibile l’osservazione del cielo stellato, danneggiando la flora e la fauna e sprecando circa 500 milioni di euro l’anno. In collaborazione con CIELOBUIO – Coordinamento per la protezione del cielo notturno (www.cielobuio.org), questo impegno si è concretizzato con l’approvazione nel 2000 di una legge regionale della Lombardia, per il risparmio energetico e la protezione del cielo notturno.
Dopo una lunga attesa (dal 1985) si è finalmente concretizzata la realizzazione di un Osservatorio Astronomico Pubblico a Rozzano. Ma questa, come ormai tutti dicono, è un’altra storia (che potete leggere su questo sito)…
Oggi le iniziative del gruppo sono di grande qualità e comunque proporzionali alla avvenuta crescita culturale e tecnico-scientifica dei suoi soci. Per essi e le migliaia di persone che hanno potuto farlo con i telescopi del GAR è sempre emozionante gettare uno sguardo nella profondità del cosmo e cogliere l’attimo fuggente della storia infinita dell’universo.